"l'uomo saggio ride quando può perchè sa che nella vita c'è molto da piangere......"
Thursday, February 12 2009
A domanda risposta
By farotto giovanni on Thursday, February 12 2009, 18:41
Sunday, February 1 2009
Magic The Gathering
By farotto giovanni on Sunday, February 1 2009, 17:14
La vita é un gioco? O i giochi aiutano a vivere meglio?
Wednesday, January 28 2009
La frase del giorno
By farotto giovanni on Wednesday, January 28 2009, 19:29
Noi non siamo stati creati per essere divolati dall'ansia, ma per camminare eretti, liberi, senza paura in un modo pieno di lavoro da fare, verità da cercare, amore da donare e da ricevere.
Sii felice oggi come domani e così sempre.
Tuesday, January 27 2009
Storiella Zen
By farotto giovanni on Tuesday, January 27 2009, 06:32
C'era una volta, nel lontano oriente, un grande e potente imperatore, discendente da una dinastia millenaria di elevatissimo rango. Il suo impero si estendeva a perdita d'occhio e le sue ricchezze erano innumerevoli. Il suo palazzo era pieno di servi servizievoli e tutto il suo popolo lo adorava e lo riveriva. Ma... nel suo cuore non trovava neanche l'ombra della felicità. Un giorno gli guinse voce di un saggio che dimorava su una montagna a pochi giorni di cammino dal suo palazzo. Tutti quelli che parlavano di lui dicevano quanto fosse sereno e felice. L'imperatore mandò allora uno dei suoi servi a convocare a palazzo questo personaggio. Il saggio si presentò al cospetto del sovrano. Questi gli disse : "Tutti quelli che ti conoscono dicono che tu sei la persona più felice che abbiamo mai incontrato" "Dicono così?" "Voglio conoscere il tuo segreto. Anch'io voglio essere felice." "Fra cinque giorni ti porterò in dono ciò che ti renderà felice. Ogni volta che ti sentirai infelice dovrai semplicemente guardarlo."
I cinque giorni passarono molto lentamente per l'imperatore, il quale si scervellava su cosa potesse essere questo oggetto misterioso che donava la felicità. Perché tutta la gente al suo servizio con tutta la loro scienza non era riuscita a scovarlo prima? Come poteva un saggio eremita aver trovato tale meraviglia e averla tenuta nascosta così a lungo?
Alla fine dei cinque giorni, il saggio si presentò a palazzo, come promesso e consegnò all'imperatore una piccola scatola rossa, grossa poco più di una noce. E se ne andò.
L'imperatore si ritirò nei suoi alloggi affrettatamente, fremendo dalla voglia di aprire la scatola e di scoprirne il contenuto. Quando la aprì, vi trovò... un anello. Apparentemente neppure prezioso, di un metallo poco luccicante, di una foggia poco appariscente. Il suo primo pensiero fu di essere stato deriso dal saggio. Poi... guardò meglio, e vide che sull'anello era inciso qualcosa, qualcosa che a un primo sguardo non gli era parso che un disegno confuso. Era una scritta, che recitava :
"Pensa che anche questo passerà"