Chi di voi conosce "Magic the Gathering"? Trattasi di un Cards RPG (Role Playing Game, gioco di ruolo su carte) di matrice fantasy, in cui ogni giocatore si immedesima in un mago dotato di un "grimorio", ovvero un mirabolante libro di incantesimi che altro non é che il mazzo di carte. Giocando a due o più, si mettono in scena sfide memorabili ed entusiasmanti. Che cosa ha a che fare tutto ciò con il tema di questo blog? Cosa c'entra un gioco con la felicità?

In realtà, io ero un ENORME appassionato di questo gioco e proprio oggi stavo pensando a quando, al Politecnico, spendevo interi pomeriggi, tra una lezione e l'altra, a trasformare i banche delle aule di studio in sanguinosi campi di battaglia...

Cosa? Ah, cosa c'entra tutto questo con la felicità? No, non sto dicendo che si può trovare la felicità in un gioco, almeno... non proprio.

Il punto è che QUEL gioco era talmente entusiasmante per me che dimenticavo tutto il resto, la mia attenzione era interamente concentrata sulla partita in corso, sulla mia vittoria e sulla sconfitta del mio avversario. Mi sembrava di sentire il vento del deserto nei capelli, invece del fumo di sigaretta di quello di fianco. Il boato dell'esplosione di una palla di fuoco su un goblin era più nitido di tutto il resto. Allo stesso tempo, la tensione e il terrore di essere paralizzato da un controincantesimo improvviso erano schiaccianti, molto più dell'esame di due giorni dopo, e il cuore andava a mille. Eppure... niente di tutto ciò era reale...o forse si?

Hai capito cosa voglio dire? Che quelle emozioni erano esattamente reali come quelli che proviamo tutti i giorni, oppure che le emozioni e le preoccupazioni di tutti giorni sono immaginarie come quelle di un giocatore. Tutto dipende dall'oggetto della nostra attenzione. Quando inizi a pensare a un problema che ti assilla, la tua attenzione ci si concentra e sviluppa tutti gli aspetti negativi del problema stesso, aspetti che a loro volta non fanno che aumentare la tua concentrazione sul problema e la tua preoccupazione, la tua ansia, la tua depressione con effetti esponenziali, come una palla di neve che rotola da una montagna innevata : più diventa grossa, più é difficile fermarla.

Certo é che tali sensazioni negative non sono per niente in accordo con uno stato d'animo felice, anzi producono un effetto esattamente contrario. Ritorniamo un attimo al giocatore di carte, cioè io nella mia descrizione dal punto di vista del giocatore stesso : immagina di osservarmi da lontano su quel tavolo, in quella aula fumosa, con i miei compagni di gioco, tutti totalmente concentrati... su qualcosa di apparentemente inutile. Hai visto, basta cambiare il punto di osservazione, l'ampiezza del campo di interesse e il grado di attenzione cambia di conseguenza, insieme a tutte le sensazioni che ne derivano. Quando un problema ti assilla, fermati, chiudi gli occhi, respira e sposta la tua attenzione più lontano, in alto o di lato, dove la tua immaginazione preferisce, in modo da includere altri oggetti, altri pensieri, altri stimoli nel tuo campo di attenzione. In questo modo ti accorgerai di essere più lontano dal problema, che ti apparirà più piccolo, e più vicino alla soluzione.

Attento! UNA PALLA DI FUOCO ALLA TUA DESTRA!!!!!!